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Di solito si pensa che la Peritonite Infettiva Felina (FIP) sia
una malattia incurabile. La maggior parte dei “ricoveri” registrati
erano, probabilmente, condizioni curabili ed erroneamente diagnosticati
come Peritonite Infettiva Felina (FIP). Tuttavia, la cura può,
in alcune circostanze, e a volte per mesi, presentare una remissione
dei sintomi.
Nota: questa sezione è dedicata ai medici veterinari.
Poiché la Peritonite Infettiva Felina (FIP) è una
malattia immunomediata, la terapia prevede la soppressione della
risposta immunologia, di solito per mezzo di corticosteroidi. I
soli trattamenti antivirali, di solito, non prolungano di molto
la vita del gatto e molti di questi trattamenti sono tossici per
i felini. È importante anche controllare lo stato generale
di nutrizione del gatto, prevedendo l’aggiunta di vitamine e di
antiossidanti. Prima di intraprendere una delle terapie seguenti
è essenziale accertarsi della correttezza della diagnosi,
in quanto i farmaci immunodepressivi potrebbero aggravare marcatamente
altre condizioni (quali, per esempio, peritoniti o pleuriti batteriche).
Si veda Diagnosi della Peritonite Infettiva Felina (FIP). Diagnosis
of FIP
Mi piacerebbe molto avviare un esperimento clinico sull’efficacia
di varie cure per la Peritonite Infettiva Felina (FIP) ma, purtroppo,
non ho i fondi necessari per farlo. Vorrei ringraziare qui il signor
Wayne Carr, le cui generose donazioni hanno permesso di effettuare
alcune investigazioni preliminari.
Immunosoppressivi
Interferon Vitamine
e antiossidanti Altri
farmaci di supporto Inibitori
della sintetasi trombossano
Monitoraggio della
cura / Prognosi Altre
letture
Immunosoppressivi
I gatti ai quali vengono somministrati immunosoppressivi dovrebbero
anche ricevere una copertura antibiotica, e ciò per proteggerli
da altre infezioni.
Prednisolone
Talidomide
Prednisolone Il
prednisolone è il principale immunosoppressivo che viene
utilizzato nelle Peritoniti Infettive Feline (FIP); è sicuro
e tende a fare stare meglio il gatto stimolandone l’appetito. Ho
trattato un gatto con una Peritonite Infettiva Felina (FIP) secca
usando solo prednisolone, ed è sopravvissuto per 10 mesi.
Il prednisolone sopprime la risposta immunitaria umorale e delle
cellule mediate
Il prednisolone ha il vantaggio di essere anche un trattamento
per la colangite linfocitiaria, che può essere confusa con
la Peritonite Infettiva Felina (FIP); in questo modo, quando la
diagnosi è dubbia, può essere comunque somministrato
il prednisolone: il gatto con colangite linfocitica ha buone probabilità
di guarire, mentre il gatto con Peritonite Infettiva Felina (FIP),
purtroppo, sarà destinato a morire. Il prednisolone non
dovrebbe essere mai somministrato a gatti con peritoniti o pleuriti
settiche, ed è per questa ragione che la citologia diventa
un elemento particolarmente importante della diagnosi di Peritonite
Infettiva Felina (FIP), poiché nel versamento di un gatto
con sepsi vi saranno molti più globuli bianchi, e un bravo
citologo sarà in grado di rilevare i batteri o i funghi.
Dosaggio: 2-4mg/kg/giorno somministrato per bocca, dose variabile
ogni 10-14 giorni fino a quando non si è trovato il dosaggio
ottimale per il gatto in cura.
Talidomide
Il fondamento dell’uso del talidomide nel trattamento della
Peritonite Infettiva Felina (FIP) è quello di ridurre le
infiammazioni e la risposta immunitaria umorale al coronavirus felino,
conservando inalterata la risposta immunitaria (antivirale) delle
cellule mediate. Per ora si sono curati con talidomide solo 4 gatti
affetti da Peritonite Infettiva Felina (FIP) e, purtroppo, sono
tutti morti. Tuttavia, su uno che presentava un versamento toracico
si è eliminato tale versamento e si è assistito a
una remissione di 3 mesi. Penso che, per essere efficace, il talidomide
dovrebbe essere somministrato molto presto nel corso della malattia,
prima che si possano danneggiare troppi vasi sanguigni.
Accertarsi di aver ottenuto il consenso del proprietario del
gatto prima di somministrare un medicinale non specifico per i gatti.
Dosaggio: 50-100mg di notte. NON PUÒ ESSERE SOMMINISTRATO
IN GATTI GRAVIDI poiché è teratogeno.

Interferon
Interferon
omega felino Interferon
alfa umano
Interferon
omega felino
Virbagen
Omega (prodotto da Virbac) è un ricombinante dell’interferon
omega felino (IFN omega) disponibile ora in molti paesi. Questo
prodotto è stato utilizzato per la prima volta nel trattamento
della Peritonite Infettiva Felina (FIP) dal veterinario e scienziato
giapponese Takuo Ishida. Questo è il suo protocollo:
IFN omega è stato inizialmente somministrato
per via sottocutanea a 1 MU/kg per ogni giorno e, quindi, una volta
alla settimana per periodi variabili quando si assisteva a una remissione.
Glicocorticoide: (desametasone 1 mg/kg iniezione intratoracica
o intraperitoneale una sola volta) o prednisolone. La somministrazione
orale di prednisolone è stata inizialmente di 2 mg/kg una
volta al giorno, e il dosaggio, dopo la remissione, è stato
gradualmente abbassato a 0,5 mg/kg al giorno. Nello studio del
dott. Ishida, sono guariti completamente 4 gatti su 12, e due sono
sopravvissuti 4 e 5 mesi. I gatti che sono completamente guariti
erano tutti affetti da una forma effusiva di Peritonite Infettiva
Felina (FIP) ed erano in età relativamente avanzata.
L’interferon omega sembra dare risultati positivi in circa un
terzo dei gatti con Peritonite Infettiva Felina (FIP). Sto lavorando
a fianco di veterinari che operano in Gran Bretagna per monitorare
un numero di gatti che sono stati trattati con questo prodotto.
Sembra davvero importante che il trattamento inizi quanto prima
possibile dopo l’inizio dei segni clinici. Abbiamo assistito a successi
anche in gatti più giovani e in gatti con Peritonite Infettiva
Felina (FIP) non effusiva. Alcuni gatti sono stati trattati per
via orale somministrando 50.000 unità al giorno. Una volta
diluito (in acqua o in soluzione salina), l’IFN omega conserva il
suo potenziale per 3 settimane, se mantenuto in frigorifero, pertanto
si consiglia di conservare l’IFN omega nel congelatore fino a quando
non se ne avrà necessità.
Gli aggiornamenti a questo trattamento verranno pubblicati nella
versione inglese del sito web prima che vengano pubblicate le pagine
tradotte, pertanto si consiglia di verificare le pagine inglesi
nel caso in cui si stia leggendo questa pagina in una data di poco
successiva a quella riportata al piede di della pagina stessa.
Interferon
alfa umano Dosaggio:
Peritoniti Infettive Feline (FIP) non effusive: 30 u.i./giorno o
per 7 giorni, a settimane alterne, con somministrazione orale.
Nella Peritonite Infettiva Felina (FIP) effusiva possono essere
usate 30 u.i./giorno, oppure potranno essere somministrati dosaggi
superiori di interferon con un’iniezione intramuscolare giornaliera
(10.000 – 1.000.000 u.i. al giorno). Dopo 6-7 settimane, se il gatto
è ancora vivo, l’interferon non avrà più effetto
a questi dosaggi poiché il gatto avrà creato gli anticorpi
contro l’interferon stesso.
Per avere a disposizione interferon alfa umano (Roferono
oppure Intron A), è necessaria una prescrizione scritta per
il farmacista. Ovviamente, nelle aree dove è disponibile
l’interferon felino, questo è preferibile, in quanto ha un
effetto migliore rispetto all’interferon umano.
Diluizione dell’interferon Felino: Virbagen
Omega si trova sotto forma di fiale da 5 o 10 milioni di unità.
Viene ricostituito con 1 ml di soluzione. Per avere a disposizione
50.000 unità/ml, diluire una fiala da 5 MU in 99 ml di soluzione
salina o acqua distillata, oppure una fiala da 100 MU in 198 ml
di soluzione salina o acqua. Preparare siringhe o tubi da 20 ml
e congelare. Ricordare che una volta ricostituito, Virbagen Omega
diluito ha una durata di 3 settimane se conservato in frigorifero.
Umano: Per ottenere 30 u.i./ml:
Intron A è reperibile in un 1 milione di unità. Diluire
l’intera fiala in un litro di soluzione salina, ottenendo così
3000 u.i./ml. Diluire 1 ml di 3000 u.i./ml in 99 ml di soluzione
salina, ottenendo così 30 unità per millilitro. Suddividere
in volumi da 1 ml e congelare (un anno di conservazione al massimo).
Decongelare quando necessario e conservare in frigorifero per non
più di una settimana.
Per ottenere 10.000 u.i./ml diluire 1 fiala da 1 milione
di u.i. di Intron A o di Roferon in 99 ml di soluzione salina
sterile, suddividere in dosi da 1 ml e congelare. Per 10.000 u.i./ml
utilizzare 9 ml di soluzione salina e procedere come sopra. Per
1 milione u.i./ml utilizzare l’intera fiala.

Vitamine e antiossidanti
Vitamina A La
Vitamina A è un antiossidante. Il dosaggio della Vitamina
A è pari a 200 u.i./giorno per os, o mescolato al cibo. I
gatti non possono metabolizzare la forma beta-carotene e, pertanto,
è necessario somministrare Vitamina A sotto forma di olio
di pesce, per esempio, olio di fegato di merluzzo. Troppa Vitamina
A potrebbe essere causa di un eccessivo assottigliamento dell’osso
in corrispondenza delle giunture, pertanto si consiglia di non utilizzare
questo supplemento per più di 4-6 settimane.
Vitamina B1 (tiamina)
Vitamina B1 (tiamina): 100 ug/giorno per via orale (per esempio,
somministrazione orale o nel cibo).
Vitamina B complessa Le multivitamine B sono un buon
stimolante per l’appetito e possono essere reperite nei negozi di
cibi naturali o in farmacia. Dosaggio: dose pediatrica.
Vitamina C
Acido ascorbico 125 mg due volte al giorno per via orale
o mescolato nel cibo. La Vitamina C è un antiossidante. Si
ricordi che se somministrata per un lungo periodo di tempo, la Vitamina
C predispone alla comparsa di cristalli di ossalato nelle urine
Vitamina E Dosaggio di Vitamina E: 25-75 u.i./gatto
due volte al giorno per via orale o mescolata nel cibo. La Vitamina
E è un antiossidante.
 Altri farmaci di supporto
Aspirina Per
un’attività antinfiammatoria e antidolorifica. Dosaggio:
10 mg/kg ogni 48-72 ore per via orale.
Ampicillina Quando un gatto è
soggetto a terapia immunosoppressiva è essenziale una copertura
antibiotica. Dosaggio: 50 mg due volte al giorno per via orale.
Steroidi anabolici Per incoraggiare l’appetito,
specialmente quando vengono coinvolti i reni.
Scegliere una delle soluzioni seguenti (nel Regno Unito):
Laurabolin iniezioni: 2-5 mg/kg ogni 21 giorni. Nandrolin iniezioni:
2-5 mg/kg con iniezione settimanale. Nandoral compresse: una
al giorno, intera o sminuzzata nel cibo. Retarbolin iniezioni:
1 mg/kg ogni 21 giorni. Orandrone compresse: 0,5 mg/kg al giorno
(compresse da 5 mg).
Ricordarsi di avvisare il padrone che, con questo trattamento,
le urine del gatto potrebbero emanare un odore più forte.
Gli iniettabili, di solito, prevedono una conservazione al buio.
Inibitori di sitesi del tromboxano
Due gatti con rigonfiamenti addominali sono stati curati con
successo con ozagrel cloridrato (Watari et al., 1998).
Dosaggio: 5-10 mg/kg due volte al giorno e prednisolone
a 2 mg/kg/giorno.

Monitoraggio della cura / Prognosi
Indipendentemente dalla cura che si intende adottare,
è importante monitorare i progressi del gatto. Inizialmente,
per osservare il progresso del gatto, misuro il valore dell’ematocrito
(Hct), la globulina, il rapporto albumina/globulina (A:G), l’alfa
1-acido glicoproteina (AGP) e il peso ogni 7-14 giorni. Successivamente,
sempre che il gatto stia bene, gli esami possono anche essere a
cadenza mensile. Non ha nessuna utilità misurare il titolo
degli anticorpi FCoV a una cadenza inferiore al mese, in quanto
in un periodo così breve non vi sono variazioni apprezzabili.
L’AGP deve essere il primo controllo a interrompersi nel caso in
cui la cura presenti un effetto positivo, poiché l’AGP è
una misura dell’infiammazione. I segni positivi sono il decremento
dei livelli della globulina, l’aumento del rapporto albumina/globulina
(A:G), l’aumento dell’Hct e l’apparizione di reticolociti negli
strisci ematici e un aumento di peso. Segni negativi sono una conservazione
di valori alti dell’ACG, una conservazione di valori alti o un aumento
di globulina, una diminuzione del rapporto A:G e una perdita di
peso. Quando l’Hct raggiunge un valore inferiore al 20% e si è
in presenza di un’anemia non rigenerativa (assenza di reticolociti
in un esame di striscio ematico), allora il gatto dovrebbe, probabilmente,
essere soppresso, sempre che l’opinione clinica sia quella che non
riesca più a godere della felicità della vita. Chiaramente,
nel caso in cui il gatto soffra evidentemente in un qualsiasi momento
della cura, allora deve essere senz’altro applicata l’eutanasia.
Triste a dire, ma i gatti con Peritonite Infettiva Felina (FIP)
di tipo effusivo, di solito sopravvivono solo per pochi giorni,
o, nella migliore delle ipotesi, settimane. I gatti con Peritonite
Infettiva Felina (FIP) non effusiva possono sopravvivere per settimane
o mesi, anche se, quando iniziano i segnali di disordini neurologici,
l’eutanasia evita ulteriori sofferenze.
Per la verifica AGP si veda Companion Animal Diagnostics.

Altre
letture
Feline Infectious Peritonitis Virus:
Advances in Therapy and Control by Richard C. Weiss. 1994 Consultations
in Feline Internal Medicine 2. Edited by John R. August. Published
by W.B. Saunders Company. Harcourt Brace Jovanovich, Inc., The Curtis
Center, Independence Square West, Philadelphia, PA 19106. pages
3-12 ISBN 0-7216-4674-3
Ishida T, Shibanai A, Tanaka
S, Uchida K, Mochizuki M. 2004 Use of recombinant feline interferon
and glucocorticoid in the treatment of feline infectious peritonitis.
JFMS 6
https://www.felinecoronavirus.com/abstracts.htm#ishida
Watari T, Kaneshima T, Tsujimoto
H, Ono K, Hasegawa A. 1998 Effect of thromboxane synthetase inhibitor
on feline infectious peritonitis in cats. J Vet Med Sci. 60(5):657-9.
Dr Diane D. Addie 12 March
2004
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Grazie infinite per aver tradotto il sito
della d.ssa Addie dall'inglese all'italiano: Maria Elena Marino,
Diana Lavarini, Carlo Santulli, Claudio Nasso
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